
Ammettiamolo, pur se questa pandemia ha causato enormi disagi e una crisi di cui ancora non si conoscono le entità effettive, potrebbero esserci delle prospettive di miglioramento. Pensiamoci un attimo, ma anche solo il fatto che una regione come la Calabria, per mano del suo presidente abbia deciso di intraprendere una riapertura autonoma, anche in relazione al fatto di aver avuto meno contagi e meno morti rispetto ad altre regioni, è un dato significativo. Significativo perché è una voce del sud, il tanto bistrattato sud che, questa volta, anticipa il nord perché sa di poterlo fare.
Lo stesso si dica per le aree montane. Si prospetta, per lo meno nel modenese, un ritorno al turismo di prossimità, occasione da cogliere al volo per rendere nuovamente appetibili zone di villeggiatura che, a oggi, sono rimaste ferme a ormai troppi anni fa. Certo occorreranno investimenti in modo da rendere la cosa strutturale e non occasionale, ma le possibilità ci sono tutte, anche quelle di superare l’economia di solo turismo.
Insomma questa sera, più che un aggiornamento una riflessione. C’è una ripartenza da affrontare e serviranno misure non drastiche ma efficaci. C’è la possibilità di una ripartenza che possa assomigliare a un boom. Lo stato attuale non lascia grandi spiragli di speranza, tuttavia, con le giuste, ma soprattutto dovute agevolazioni, si potrebbe prendere un treno che in Italia aspettiamo da anni.

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