Su Blastin News gli aggiornamenti sul campionato femminile di A1 di pallavolo. Potete leggere tutto a questo link. Cliccate e fate cliccare!
Mese: marzo 2015
Pallavolo, regular season al termine, è tempo di playoff
Su Blasting News trovate un’anticipazione dei prossimi due weekend dei massimi campionati maschili e femminili del volley tricolore. Buona lettura!
Le Tracce Clandestine dei Modena City Ramblers
Su Blasting News trovate la mia recensione dell’ultimo album dei Modena City Ramblers intitolato “Tracce Clandestine”. Leggete e condividete! Buona lettura!
Up patriots to arms: Mancini e l’inutile polemica degli oriundi nella Nazionale di calcio
Altro giro altro regalo! Su Blasting News trovate il mio commento alle dichiarazioni di Roberto Mancini circa l’utilizzo degli oriundi in nazionale. Trovate il tutto a questo link! Buona lettura!
Italrugby, l’unica costante è l’incostanza
Articolo di sport oggi su Blasting News, con un commento all’ultimo sei nazioni e le prospettive per la prossima coppa del mondo di Rugby. L’articolo lo trovate a questo link. Buona lettura!
La mia libertà di opinione finisce quando contrasta con la tua
E’ di nuovo con immenso piacere che vi comunico il mio ingresso tra i collaboratori della piattaforma Blasting News. Il mio pezzo d’esordio è titolato La mia libertà di opinione finisce quando contrasta con la tua e riguarda la querelle tra Dolce e Gabbana ed Elton John. Non mi resta che augurarvi buona lettura!
Il coraggio di Magdi Cristiano Allam
E’ con molto piacere che vi annuncio la mia collaborazione col sito Notizie Evangeliche, nel quale potete trovare questo mio primo contributo intitolato Il coraggio di Magdi Cristiano Allam relativo alla opera di spiegazione del Corano a noi occidentali, nel tentativo non certo ecumenico di farci capire i pericoli del fondamentalismo islamico. E’ un punto di vista soprattutto di fede, dato che, come già spiegato in passato, due anni e mezzo fa ho deciso di riabbracciare la fede in Dio, ed ho voluto farlo nella maniera più completa. Coloro che mi hanno seguito fin qui e hanno perplessità in merito, soprattutto conoscendo i miei pensieri in passato, sono padronissimi di non condividere le mie scelte, ma pretendo rispetto. Per tutto il resto, come per la fede, c’è il libero arbitrio. Buona lettura.
Il caso Parma e i conseguenti dubbi su Roma 2014
Fortunato quel paese che non ha bisogno di Manenti recita un titolo de “L’intraprendente”, e questa intervista ad Alessandro Melli non può che confermare quel titolo. Parma non c’è più, sportivamente parlando o per lo meno, non sta troppo bene, è decisamente in agonia. Ed è un peccato non tanto per la storia sportiva della sua squadra di calcio a cui collego ricordi bellissimi della pre adolescenza, ai tempi dello scontro tra la prima Juve di Lippi e il mitico Parma di Scala; è un peccato per il sistema sportivo italiano, quello che Matteo Renzi vorrebbe candidare all’Olimpiade del 2024.
Il caso Parma sta diventando un emblema negativo del nostro sport, incapace di diventare davvero professionistico, incapace di fare impresa. Se infatti pure nel calcio milionario si arriva a gestioni malandrine, fatte da personaggi improbabili, mascalzoni e cialtroni, senza che ci siano controlli e controllori ma solo chi prende i soldi e scappa; si ha la prova lampante che lo sport, tutto, è rimasto al palo: puro diletto per qualche mecenate danaroso, passatempo per politici locali in perenne caccia di voti, valigia dei sogni per i ragazzini, scusante per le concessioni edilizie, crocevia burocratica, voce consigliata dal commercialista per il bilancio consolidato.
A questo punto tutto diventa inutile: inutile parlare dei troppi stranieri nelle leghe professionistiche, inutile parlare della formazione che manca ai nostri giovani, inutile parlare delle strutture fatiscenti, dei mezzi che mancano a tutti tranne che alle forze armate, dei ricambi generazionali negli sport minori e della gestione farlocca quando non imbarazzante dei loro diritti televisivi. E si potrebbe andare avanti per pagine e pagine di disciplina in disciplina, ma ci limiteremo a qualche esempio.
Un’occasione persa
Più che con la manifestazione muscolare di Roma, con la quale Salvini ha messo in cascina più fumo che arrosto (stando a pareri non proprio di sinistra come questo); il futuro della leadership del ater Matteo si giocava col consiglio federale della Lega Nord di oggi. E non tanto per la sfida tra Tosi e Zaia, ma perché alla luce delle primarie campane sarebbe stato interessante vedere i duellanti sfidarsi in una competizione simile. I leghisti o gli elettori di centro destra, contesteranno il fatto che non appartiene alla loro storia politica scendere a simili mezzucci, visto anche gli esiti di queste competizioni; tuttavia l’idea a più riprese è stata presa in considerazione, anche in virtù del fatto che lo stesso Salvini è stato eletto con questo metodo. E allora, perché non risolvere la disputa tra Tosi e Zaia con un’elezione primaria? Perché in realtà la competizione è tra Tosi e Salvini, i quali hanno idee e modalità di leadership totalmente diverse? Può darsi ma, da osservatore, la considero un’occasione persa, per almeno tre motivi:
#1 Poteva essere una primaria vera, un po’ come quella che nella rossa Emilia ci siamo persi quando ci poteva essere la sfida tra Bonaccini e Ricchetti.
#2 Poteva essere una sfida aperta a Renzi, del tipo “visto? lo facciamo anche noi, ma le nostre competizioni sono più vere”
#3 Poteva essere l’inizio di una vera ricostruzione per il centrodestra, con un partito a fare da traino e a prendere l’iniziativa, costringendo gli altri a inseguire sul serio.
Un cambiamento non lo si fa in un anno di leadership, con un partito da reinventare, un vuoto da riempire e un omonimo da sfidare. Però poteva essere un buon inizio. Peccato.