non è un paese per sestolesi

ieri sera, coi miei fratelli e alcuni amici siamo andati a fare l’ormai abituale partitella a basket del mercoledì. sì perché in un paese di calciofili e carente di rugbisti, la palla al cesto è un hobby divertente, sano e faticoso. e un po’ di gente, anche se non fenomenale, per giocare la trovi e passi una buona oretta. di campetti a Sestola ce n’è a iosa, in un numero inferiore agli edifici, ma pur sempre funzionali alla speculazione edilizia. semmai il problema è che non tutti i campetti sono attrezzati alla stessa maniera, ad esempio per il basket ce n’è uno soltanto, o meglio due, ma sono sullo stesso impianto che, usato per l’altro verso diventa un campo da calcetto. gli altri campetti, o sono senza reti, oppure hanno un fondo orrendo, con un pratino sintetico e non hanno le aree disegnate. e poi i canestri sono più bassi. 
il caso vuole che Sestola sia maledettamente un posto per turisti, e che negli ultimi anni per rilanciare la stagione estiva, l’amministraizione si sia ingegnata nel turismo sportivo, ospitando manifestazioni, ritiri e quant’altro. sempre il fottuto caso, vuole anche che tra i tanti ritiri di zona, ci sia anche il camp del Mitico Villa, per ragazzini o bambini, comunque braccia strappate all’aborto, spediti a giocare a calcio con l’illusione che un giorno giocheranno in A, ma che in realtà non andranno mai oltre alla mediocrità. epperò fargliela capire…
fatto sta, che mentre noi pacificamente si giocava, iniziano ad arrivare queste orde di ragazzini maleducati, alcuni si siedono nelle tribune e iniziano a sfottere e io penso che non c’è mai del napalm quando serve. poi sempre più numerosi bazzicano tra gli spogliatoi del vicino stadio e, totalmente irrispettosi del fatto che ci sono degli adulti che stanno giocando, entrano in campo, invadendo anche il terreno di gioco. Napalm. poi, con fare un po’ troppo da lei non sa chi sono io, un loro tutore (allenatore presumo) ci si avvicina e chiede, senza salutare o usare una formula di cortesia per quanto ne abbiamo. in teoria mancavano 16 punti alla squadra in vantaggio (nelle nostre mini sfide vince la squadra che arriva prima a 30 e abbiamo percentuali di tiro angoscianti) ma loro avevano il campo prenotato per le 20 e 30. nessun problema se non fosse che mancavano gli avvisi, e che noi non sapevamo che esistesse la formula della prenotazione. oltre al fatto che queste persone e i loro cinni sono arrivati con fare arrogante. dato che era il secondo mercoledì di fila che accadeva (e l’ultimo per quest’anno fortunatamente) un mio amico si è un po’ infervorato, facendo notare che avvisi non ce n’erano. la risposta è stata che <>. ora, non vi sarà sfuggito che sopra ho fatto un elenco di campi da calcio (e si parla di tre terreni di gioco reglamentari). a noi non ci tornava che con tutto il posto che c’era dovessero proprio venire a rompere i coglioni lì. eppure…. aggiungiamoci il fatto che di fianco, oltre allo stadio (che lamentavano di poter usare poco perché ci viene in ritiro il Bologna calcio e non possono rovinare il prato, problema che a Bologna si vede che è vitale) c’è pure il palasport… i conti non tornano, però nulla, ci hanno trattato come se i padroni del campo fossero loro (“andate dove dovete andare” ci hanno detto a un certo punto) e quindi ce ne siamo andati, incazzati con loro, ma soprattutto col comune. perché non è possibile che a Sestola tutto sia a misura di turista e mai del sestolese e l’uso delle strutture sportive ne è una dimostrazione palese. il mio amico che s’è incazzato l’ha detta giusta <>, però è anche vero che l’Imu, per mantenere quelle cazzo di strutture la paghiamo noi e non loro. che poi questa gente arrivi con fare arrogante, con la pretesa che non gli puoi insegnare nulla, a partire da quell’educazione di cui avrebbero tanto bisogno, non lo accetto. Sestola s’è svenduta l’anima in passato e non la ritroverà più, continuerà a campare di rendita e degli espedienti che le offriranno i suoi cittadini più lungimiranti. ma oramai è persa, tra ragazzini che d’inverno fanno il bello e il cattivo tempo col benestare delle forze dell’ordine e dell’amministrazione, degli immobiliari e anche degli albergatori (gli operatori dell’indotto sono un po’ meno tolleranti); e d’estate col fare arrogante di anziani e sportivi che credono di avere tutto a loro disposizione. aveva ragione il padre della ragazza di un mio amico, villeggiante a Sestola da anni. mi disse <>. non aveva torto purtroppo.
Jack
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1020 s.l.m. (MillEventi) estate 2012

SESTOLA. Riparte la rassegna 1020 s.l.m. (MillEventi) per il cartellone culturale delle iniziative del comune di Sestola. Dopo l’esperienza della stagione invernale, nei mesi di febbraio e marzo, il progetto, lanciato dall’Associazione culturale Arterie c.i.r.t., dal gruppo di teatro narrante Oceanobar e Alessandro Rivola in collaborazione con il Comune di Sestola, e sostenuto dall’assessorato cultura e sport della Regione Emilia- Romagna; 1020 s.l.m. raddoppia con una serie di eventi estivi volti ad arricchire l’offerta turistica. Si comincia sabato 14 luglio con “Voci di donne” reading del gruppo teatrale narrativo Oceanobar con testi di autrici locali in uno spettacolo musicale che racconta dell’universo femminile: i mille volti delle donne, con le loro forze e debolezze, le profonde emozioni e i grandi sogni (ore 18 – Castello di Sestola). Sempre nella giornata di sabato 14 luglio: “Viaggio nel bosco delle storie incantate!” con Alessandro Rivola, e Paola Giancaterino, spettacolo di narrazione itinerante per grandi e bambini. Una passeggiata nel bosco, ascoltando storie e suoni della notte. Domenica 15 luglio è la volta di: “Vote For! – Eccentrici dadarò”, di e con Davide Visconti, Simone Lombardelli, due clown in giro per il paese per festeggiare in una mirabolante parata l’apertura del progetto 1020. (ore 17.30 nelle vie del paese). Sempre domenica 15 luglio: “Hic Sunt Leones” – Arterie c.i.r.t. con Filippo Ughi, regia Riccardo Palmieri; racconto di un viaggio, di una grande avventura, attraverso le vicende di un bambino/soldato. Uno sguardo che si apre su un mondo sempre più vicino a noi. (ore 21.00 – castello di Sestola) Martedì 17 luglio: Hansel e Gretel – concerto a due voci – di e con Nicoletta Giberti e Angela Burico. Il lavoro nasce dal desiderio di liberare l’immaginazione dell’ascoltatore, accompagnandolo dentro la fiaba, senza mostrare personaggi e ambientazioni ma evocandoli, attraverso la voce ed il suono. Un viaggio magico nel bosco nelle atmosfere di una delle più belle e suggestive fiabe dei Grimm. (ore 21.00, Castello di Sestola). Giovedì 19 luglioè la volta di “das Nicht” da “Caligola” di A. Camus – Arterie c.i.r.t. con Stefania Carnevali, Francesco Manenti, Marco Marzaioli, Filippo Ughi, regia Riccardo Palmieri. Tra ironia e cinismo in una atmosfera onirica e surreale l’imperatore Caligola, icona di un’umanità sempre più distaccata abita il mondo di cenere che ha creato intorno a se. (ore 21.00 Castello di Sestola). 21/22 e 25 luglio: Raccontare con la fotografia – Fabio Bonetti. Workshop sulla “lettura” delle immagini fotografiche, e sul loro utilizzo ai fini di un “racconto”, per imparare a raccontare con le immagini fotografiche. Dopo una prima parte teorica, segue il lavoro di preparazione e realizzazione di un progetto fotografico. Lunedì 30 luglio: Barbera e champagne – Oceanobar Aperitivo letterario: testi recitati ed accompagnati da musica dal vivo vi intratterranno in un aperitivo piacevole aperitivo con degustazione di Barbera e champagne. Venerdì 17 agosto: Chiacchiere da bar – Oceanobar Aperitivo letterario: testi recitati ed accompagnati da musica dal vivo vi intratterranno in un aperitivo piacevole aperitivo al crepuscolo. Venerdì 24 agosto: “Viaggio nel bosco delle storie incantate!” – Alessandro Rivola, Paola Giancaterino. Narrazione itinerante per grandi e bambini. Una passeggiata nel bosco, ascoltando storie e suoni della notte. Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito per informazioni IAT Cimone: 0536 62324.

dare a cesare quel che è di cesare

(l’invincibile armata)

è andata così, fa un po’ male e brucia ma pazienza. di più, molto probabilmente, non si poteva fare. credevo che dopo aver battuto la Germania, con un Balotelli finalmente sbloccato, li avremmo potuti fare a brandelli, soprattutto in virtù della gara d’esordio. e invece no, le abbiamo prese, una finale degna di quella del 1970, quando perdemmo 4 a 1 dal Brasile in cui giocava un certo Pelé. non è stata da meno questa Spagna e vuoi mettere la soddisfazione, certo abbiamo perso, ma sappiamo di aver perso da quella che può definirsi un invincibile armata. e pazienza, se a prenderci quattro sberle c’eravamo noi. del resto, su Twitter, il direttore della Gazzetta di Modena Enrico Grazioli ha detto “Italia- Spagna doveva essere Juve- Barcellona? Ecco appunto.” e da qui si può dire che è vero, il blocco Juve è assente dalle scene internazionali dal 2006, mentre il Barca ha dominato gli ultimi quattro anni in europa e nel mondo, e l’altra metà del blocco spagnolo, quello Real, comunque non è proprio una squadretta da quattro soldi. se poi aggiungiamo che sì, non hanno vinto nulla in Europa quest’anno Barca e Real, ricordiamoci che l’Europa League è stata vinta dall’Atletico Madrid, in una finale tutta ispanica contro l’Athletic Bilbao. i club italici dal canto loro in Europa non vincono dal 2010, anno dell’Inter della triplete, ma va detto che al tempo Thiago Motta non risultava tra gli eleggibili per la nazionale e Balotelli era un’immatura riserva. Il resto era legione straniera, la nazionale andò al macello col blocco Juve-Milan e Lippi riuscì nell’impresa di passare nel giro di quattro anni, da eroe a coglione.
Prandelli rimarrà alla guida di questa nazionale ed è un bene, perché siamo a un inizio e non alla fine (come avvenne nel 2006 e nessuno colse il fatto che si doveva ripartire da subito, invece siamo in ritardo di quattro anni) e va detto che, finale a parte, ha sempre avuto ragione lui. io, da non calciofilo, Cassano e Balotelli li avrei lasciati a casa, lui invece ha insistito e loro hanno dato tutto quello che potevano. per il primo forse è il canto del cigno, per il secondo, che ha 22 anni e tantissimo potenziale ancora inespresso, è un inizio. questa squadra, può ambire al podio al mondiale del 2014 (non dico alla vittoria perché si giocherà in Brasile e ho detto tutto) ma dovrà trovarsi un nuovo regista (Pirlo dato più volte per morto ha fatto bene, ma nel 2014 ne avrà 36), un nuovo portiere titolare (va beh che Zoff ha vinto il mondiale a 40 anni però…) e soprattutto coltivare il suo vivaio. l’obiettivo sono i mondiali 2014 e una continuità non dico simile a quella tedesca (anche perché drammaticamente inconcludente, e a noi si sa che piace vincere), ma per lo meno che possa ricordare anche solo quella degli anni ’90. ci risentiamo per i mondiali brasiliani!

Stefano Bonacorsi

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