Nel giorno in cui appare evidente che, a due mesi di distanza, il vincitore delle elezioni è Berlusconi, l’Italia si trova a festeggiare la sua 68esima festa della Liberazione. e in questo giorno, Enrico Letta, si appresta ad avviare le consultazioni del Governo, che sarà di larghe intese, o di unità nazionale che dir si voglia, ma sarà. Col benestare di quanti gridano al lupo, che il re è nudo, che con Berlusconi mai e poi mai, ecc. ecc. Non è un caso che si parta oggi con le consultazioni, non c’è occasione migliore per avviare una vera riconciliazione nazionale, mettere finalmente all’angolo tutti i residui di fascismo (antifascismo e fascismo di ritorno -alias grillismo- compresi) e cominciare a pensare veramente agli italiani. ovvio, non sarà il governo dei miracoli, non si sa cosa faranno realmente, ma si sa che faranno, devono fare, le elezioni non ce le possiamo permettere, speriamo non sia una perdita di tempo.
speriamo invece che colgano il momento, già queste elezioni sono state storiche perché, laddove non sono riusciti i rottamatori, sono riusciti gli elettori e gli eventi. è il momento della riconciliazione definitiva, la resistenza cominciò il 25 luglio del 1943 con la destituzione di Mussolini e uno stato che voleva riappropriarsi la credibilità. Il consenso al fascismo ci fu, per poi rendersi conto che era stata la scelta sbagliata, è da ipocriti pensare ancora oggi che di colpo l’Italia rinsavì e che chi era all’opposizione era in realtà maggioranza. Così come è da ipocriti pensare che la ripartenza dell’Italia di oggi non debba passare da Berlusconi che, volente o nolente, è stato il degno leader di questa Italia negli ultimi 20 anni, il che deve fare riflettere sullo stato degli italiani. ricordiamoci che lui è l’effetto e non la causa dei mali del paese. detto questo, buon 25 aprile di unità nazionale e non di rivendicazioni falso-patriottiche. che questo giorno diventi il giorno dell’Unità e non solo della liberazione. amen.
Jack