Se come me vi siete attardati a leggere i giornali di oggi, sappiate che sul Carlino e sulla Gazzetta di Modena di ieri (24 settembre), avreste trovato quattro pagine quattro, complessivamente, sui lavori di restauro al Forte Estense, meglio nota come la Rocca di Sestola. In particolare Walter Bellisi (Resto del Carlino) e Daniele Montanari (Gazzetta) hanno riportato dettagliatamente i lavori alla chiesa di San Nicolò, all’interno del Castello. La chiesa, che per le dimensioni ricorda più un piccolo oratorio, è in fase di restauro dopo essere stata a rischio di crollo. Molto bello il corredo di foto che ha messo in mostra affreschi del ‘400 ritornati alla luce.
Personalmente per chi scrive è una notizia confortante, la Rocca da quando ne abbiamo memoria non godeva di buona salute, vuoi perché la proprietà è divisa tra comune di Modena e comune di Sestola, vuoi perché soprattutto sembrava che questo reperto storico di grande interesse culturale non interessasse più che tanto ai fini turistici. Già dieci anni fa, quando muovevo i primi passi da cronista, l’associazione culturale E’Scamadul denunciava una disaffezione anche da parte dei paesani. Va detto che, pur se con la lentezza burocratica legata ai beni culturali, le amministrazioni negli ultimi vent’anni, pur se a spizzichi e bocconi, hanno fatto molto per recuperare il castello. In fondo, non è troppo tardi e forse, finalmente, verrà sviluppato un serio filone turistico culturale dopo quello sciistico. Ai posteri l’ardua sentenza. Buonanotte.

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