Prima di conoscere l’eterno

Ogni promessa è debito o, per lo meno, dovrebbe. Quando ho aperto questo spazio su Blogger, e ormai la storia la sapete, promisi che avrei ripreso, ripescato e ripubblicato i contenuti del vecchio “Jack Tempesta’s Chronicles”. Per certi versi quella promessa è stata mantenuta, soprattutto quando ho deciso di riadattare l’erede del vecchio “Chronicles” ad archivio. Ma l’operazione non poteva essere completa, perché mancavano i contenuti più importanti e sì, che ci crediate o meno, seri. Mancavano le vecchie poesie, quelle che forse erano le più apprezzate. Mi piace pensarlo perché alla fine mi ero creato un seguito. Un seguito che forse, anche in base alle mie attività di cronista sempre più discontinue, non ho mai perso. Magari ne ho anche qualcuno di nuovo chissà, però quel nuovo non conosce questo sommerso che si è perso nell’etere. Ora l’ho recuperato e lo potete trovare qui. Può essere una buona lettura sotto l’ombrellone.

Grazie fin da ora.

Stefano

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Mi riconoscerai

Saprai che sono io
ritroverai una foto
e riscoprirai un disegno.

Mi riconoscerai
sarà il tuo cuore a dirtelo
lo troverai scritto
tra le pagine del Libro

Avrai gli occhi chiusi
non mi vedrai
e non sentirai la mia voce
ma riconoscerai il mio spirito

Saprai che sono io
perché lo crederai.

Lascerò tutto

Lascerò tutto
anche questo pezzo di carta
per seguirti in capo al mondo,
per avere un posto nella nuova vita
mano nella mano
con chi mi aiuta a vivere
in questa parte del cielo.

Lascerò ogni scampolo di vanità
e solo Tu sai quanto mi costa
ma non mi sta servendo a nulla
se non ad appesantirmi di inquietudini
per un presente scelto a cuor leggero
e desideri del cuore
che brillano di luce riflessa.

Lascerò tutto
e non vorrò rimpiangere niente
il mio guadagno l’ho già avuto
e ci passerò la vita accanto,
e tutto quello che avrò sarà in più
come un giglio nei campi
o un uccello del cielo.

Lascerò tutto
e non temerò, né tremerò di paura
tutto quello che serve
è seguire una poesia vecchia di millenni
ma sempre nuova e sempre viva
sempre vera come la vita
che ho scelto di vivere
quando ho deciso di non morire.

Lascerò tutto
anche se pensavo di aver già lasciato
anche se so che avrò paura
anche se so che mi parrà impossibile
ma se un tempo mi sarei dato del pazzo
a dedicarti delle mie parole
oggi non mi vergogno
di dire che Credo.

Lascerò tutto
anche quest’attesa
di veder compiere l’impossibile
di voler per forza vedere per credere
di voler essere testimone
della tua misericordia.

Lascerò tutto
perché so che avrò di più
senza pretenderlo
sperando di mantenere una promessa
senza abusare
di un’altra già mantenuta.

Settanta

Settanta è una farfalla
un tatuaggio sulla spalla
su ali a triangolo
di diversi colori,
su un filo spinato
un pensiero angosciato
il freddo gelido
che è stato lasciato.

Settanta è una storia
un esercizio a memoria
una nuova contesa
del ricordo la resa,
a nulla è servito
e non è bastato
se ogni anno ricordano
che questo è stato.

Settanta era ieri
e sarà già domani,
è l’età di un padre
l’affanno di madri
è il rimpallo di idee
di tesi e complotti,
è distinguere il sangue
le morti e le notti
dell’umanità che si scordò Dio
giocando a dire
il boia son io.

rinascere ogni giorno


Un guerriero alato
è entrato nella mia stanza
rivestendola di luce celeste
decapitando i demoni che la popolavano
e scoprendomi nudo
in un angolo di apatia.

E’ il ritorno alla vita
una veste bianca mi avvolge
e una mano mi guida
pronto a rinascere ogni giorno.

La catena è spezzata
di tanto in tanto mi chiedo
a cosa fosse legato quell’anello rotto
e allora scivolo ed è come
se stessi perdendo il mio volo celeste
come se non ci fosse via di uscita.

Ma è la luce ora 
che guida il mio cammino
devo solo ricordarmi
che ho una parola buona per ogni giorno
a cui aggrapparmi
perché c’è un premio ad attendermi
là, dove non si vede.


Stefano

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