Rassegna ad alta quota. Presentiamoci.

giornalismo-giornali

Comincia oggi un nuovo spazio su queste pagine. Chi mi conosce e mi segue da anni nelle mie scorribande da blogger, sa che da queste parti ci siamo dilettati col giornalismo. A fasi dilatate e alterne condivido qui sopra gli incipit per Caratteri Liberi e per il quotidiano locale La Pressa (provincia di Modena per chi si fosse sintonizzato solo ora, nel link l’ultimo contributo fatto perché non sempre riesco a condividere in tempo), sempre più saltuariamente pubblico opinioni personali o slanci poetici.

Siccome il giornalismo è rimasta una passione forte, di recente mi sono appassionato a rassegne stampa come la Zuppa di Porro, La Verità alle sette di Daniele Capezzone via Twitter, e seguo più raramente la rubrica Facebook di Maria Giovanna Maglie #magliestrette.

Nel mio piccolo con questo piccolo blog, ho deciso di fare anch’io una rassegna stampa, nei limiti del possibile, soprattutto nei limiti temporali. Non sarà dunque una rassegna a colazione, semmai una sintesi giornaliera di ciò che si è visto sui quotidiani locali cartacei (Gazzetta di Modena e Resto del Carlino) e web (La Pressa e Modena Today, con qualche excursus anche su altre testate online). Ma c’è di più, e cioè c’è il fatto che ci concentreremo prevalentemente sull’appennino, in quanto la provincia, nelle rassegne stampa è pressoché assente, e sulle testate on line latita per mancanza di corrispondenti (ma più che altro di quattrini per foraggiare gli stessi). Una rassegna locale, che giocoforza avrà pochi lettori, ma che farà si che gli stessi, che magari non vanno al bar, non comprano abitualmente il giornale o non dispongono di un abbonamento on line, non guardano le reti locali o non le ricevono, ma che utilizzano internet e magari i social possano godere di una piccola rassegna locale dei loro territori. Un piccolo servizio a cui se vorrete, potrete donare un contributo volontario nelle modalità che verranno indicate di volta in volta.

Non è l’unica novità che riguarda questo piccolo blog ma è la prima che partirà. A breve la prima mini rassegna. #staytuned!

 

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Lega, cosa pensano forzisti e Fdi della esclusione di Giovanardi?

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Fin da quando ero un sinistro militante, ritengo Modena un interessante laboratorio politico. Un tempo lo era per quello che era definibile come sinistra radical chic, a sinistra del partitone tra università e solidarietà operaia era un fermento di collettivi, un pullulare di no global e onde anomale che terminò, di fatto con l’implosione della Sinistra Arcobaleno e la sinistra in vitro di Vendola. [… continua a leggere su La Pressa]

L’ex sindaco di Montecreto Cadegiani sulla "Repubblica di Lamantecreto"


Oggi proviamo a fare i seri intervistando Maurizio Cadegiani che è stato sindaco di Montecreto dal 2009 al 2014 con una lista civica collocabile nell’area del centro destra. Molto impegnato sul fronte della salvaguardia del punto nascite dell’ospedale di Pavullo, si è anche distinto per l’attenzione al territorio. Passato all’opposizione dopo l’ascesa di Leandro Bonucchi, si è successivamente dimesso da consigliere per motivi personali, ma non ha ma realmente smesso di interessarsi al territorio. Ecco la sua opinione su quella che scherzosamente abbiamo definito la repubblica di Lamantecreto. [continua a leggere…]

La repubblica di Lamantecreto


Chiamata alle urne probabile per i 3600 abitanti dei comuni di Montecreto e Lama Mocogno, i quali dovranno esprimere il loro parere in merito alla proposta di fusione tra i due comuni. Leandro Bonucchi e Fabio Canovi, a mo’ di Garibaldi con Vittorio Emanuele si sono incontrati a Pian Della Valle, località sullo Scoltenna, il torrente che divide i due comuni. I due però, anziché lanciare le rispettive armate alla conquista dei territori, preferiscono sondare il terreno e presentare gli eventuali vantaggi. [continua a leggere…]

Fanano, quando l’ospitalità non regge più

La questione del “rifiuto” della comunità fananese di voler ospitare dieci migranti (cosa che sembra avverrà a fine agosto) ha smosso critiche e interessi, nonché opinioni un tanto al chilo di presunti influencer sui social network.
Innanzitutto siamo di fronte a due drammatiche banalità: quella della solidarietà obbligatoria e quella dell’opinione social, negativa o positiva che sia, altrettanto obbligatoria. In relazione a quest’ultima, in merito a chi si augurava che Fanano si spopolasse turisticamente in quanto “poco umana ma solo avvezza al denaro”, vorrei davvero vedere quanto pesa l’influencer di turno, anche alla luce di un’intervista alla Gazzetta di Modena. Allo stesso modo parliamo di chi ha alzato bandiera nera, o per lo meno si è fatto passare per razzista in base ad alcuni commenti diciamo “poco aperti”: siamo nella categoria dei leoni da tastiera, e il detto è adattabile a “sulla tastiera leoni, dal vivo…”

Punto nascite Pavullo, quello che non mi convince

A pensar male si farà peccato, direte voi, ma ci sono cose che non mi convincono in tutta questa storia del punto nascite di Pavullo.
Non mi convincono da quando, nel 2011, cominciai a seguire la vicenda dei vari piani attuativi locali, ero corrispondente per la Gazzetta di Modena, e ricordo le ostentate rassicurazioni dell’appena rieletto Canovi, dell’allora presidente della Provincia Sabatini e del direttore dell’Ausl di allora, di cui non ricordo il nome. Era l’epoca in cui si inauguravano le case della salute e in cui il Frignano, ancora comunità montana, non ancora Unione dei comuni mostrava tutto fuorché unità di intenti, con certe frizioni date anche dal colore politico.

Fiera economia montana, non bastano le "emozioni bio"


Ho aspettato volutamente un paio di giorni dalla fine della Fiera dell’Economia Montana, giusto per sapere quali sarebbero state, a caldo e a freddo, le impressioni relative al successo della biennale quest’anno intitolata “Emozioni bio slow”.  E i numeri ci sono, si parla di 30.000 visite nei quattro giorni, di un grande successo vuoi per il caldo e la conseguente fuga dalla pianura, vuoi per l’interesse che, a conti fatti, suscita lo stile di vita “slow” a cui la montagna invita. Da qui una maggiore attenzione sul settore agricolo, in particolare all’agricoltura bio e alla conseguente filiera mangereccia, con tanto di strizzata d’occhio al settore turistico. E non sono mancati, ovviamente, gli artigiani di quasi tutti i comparti che questo settore include.

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Appennino, le eccellenze emergono nonostante chi governa

L’Italia è un bel paese nonostante tutto. Nonostante, in primis, i suoi stessi cittadini i quali si ostinano ad affidarsi a classi dirigenti, pubbliche e private, di dubbia capacità.
Lo si può vedere anche nel microcosmo della provincia, in quel Frignano che ci piace raccontare e che esponiamo in alcuni esempi. Il ponte di Olina, primo esempio, è tutelato nonostante le istituzioni se lo dimentichino, tanto Pavullo quanto Montecreto, i due comuni il cui ponte sullo Scoltenna unisce i confini. Sono i volontari che si danno da fare, per mantenere pulita la zona, o che tengono monitorato lo stato della struttura cinquecentesca.

Volley, le fusioni a freddo di uno sport senza bandiere


La sconfitta in gara 4 che ha dato a Novara il suo primo titolo nel campionato di A1 femminile è stata anticipata da un commento, sul sito volleyball.it, che alludeva a come lo scudetto, nel caso in cui la Liu-Jo avesse vinto la gara e la successiva “bella”, sarebbe stato comunque il terzo titolo della River Volley, la quale continua ad essere a tutti gli effetti la squadra di Piacenza. Stranezze del volley contemporaneo direte voi, non ci sono più le bandiere figurarsi le squadre e via dicendo. Giorni fa abbiamo detto come queste schizofrenie rappresentino a pieno Modena, la quale si è scoperta orgogliosa da avere nel suo tempio una finale scudetto con l’orgoglio della Ghirlandina da difendere. Più in grande però la pallavolo, con i suoi cambi e le sue instabilità societarie (soprattutto nel settore femminile) è il paragone di quest’Italia ballerina, dalla politica all’economia, passando per le eccellenze. Perché è innegabile che il volley sia il fiore all’occhiello degli sport di squadra azzurri, e probabilmente è per questo che anche se le piazze tradizionali vengono svuotate, fuse e riassestate, si va avanti ugualmente. Pensate a cosa succederebbe nel calcio se squadre come la Juventus o il Napoli dovessero cambiare colori o città. Nel volley invece ci troviamo di fronte a un caso come quello della Lube, che pur rimanendo sempre in quella provincia (Macerata) ha mutato tre volte la sede di gioco: Macerata appunto, Treia e Civitanova, la sede “madre”. Ma nessuno ha avuto nulla da ridire sull’identità di quegli scudetti. E che dire delle piazze “storiche” che sono scomparse?

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Da Pieve a Fanano: i nodi irrisolti dell’Alto Frignano


L’alto Frignano fa parlare di sè in queste ultime ore, da un’estremità all’altra. Da un lato Pievepelago con la polemica per il senso unico in Via Roma in direzione Abetone. Ancora prima che questo possa diventare effettivo, i pievaroli sono divisi sull’utilità. E dire che il tratto in estate è oggetto di isola pedonale, quindi traffico azzerato, in secondo luogo questa modifica della viabilità è già stata sperimentata nel 2010 e sarà comunque sperimentale per i sei mesi a venire. Chi protesta per la paura che il commercio nel centro del paese ne risenta in negativo, ha l’aria di chi si fascia la testa prima di rompersela. In fondo trattasi di un esperimento con diversi precedenti anche di buon livello come Sestola e Pavullo (ci riferiamo al tratto a senso unico di via Giardini, viste le polemiche su Carrai e circonvallazione). Occorrerebbe aspettare i risultati prima di gridare alla catastrofe anche per due motivi: Pievepelago ha un’ottima circonvallazione che già decongestiona il traffico e, in secondo luogo, tutti quelli che scendono a valle da Fiumalbo, dall’Abetone o da Sant’Anna non hanno a disposizione percorsi alternativi o centri commerciali come in pianura, chi ha necessità di acquistare qualcosa dal paese deve passare, per forza di cose dal paese. E avrà la libera scelta di decidere se fare la circonvallazione anche al ritorno o passare per il (bel) centro del paese.

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