Non siamo mai stati
Veramente nostri
Se non in un auto
A centoventi all’ora
Trascinati dall’odore del mare
Alla ricerca di una vita
Che fosse nostra
Un movimento ondoso
Un soffio di vento
Ma senza oscillare
Sospinti da una corrente che sapeva di sogni
Di ambizioni
Di certezze
Di paura e voglia di rischiare.
Non siamo ancora veramente mostri
A respingere le nostre esistenze
A volerci dire in faccia
Quale felicità avevamo strozzato
E ora,
Sotto un cielo capriccioso
Di un’estate che ha voglia di piangere
Guardiamo i lampi di ciò che ci resta
Un altro viaggio
Un altro anello
Un’altra mancanza da unire
Per far sbocciare un fiore dalla merda.
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