Integrazione alla rassegna ad alta quota del 3 giugno 2020

Vi inginocchiate senza aver capito il perché. Mettete una foto a sfondo totalmente nero sul vostro profilo Instagram, pensando di fare una cosa figa (non giusta, figa). Mettete meme di Donald Trump con in mano una Bibbia e ci mettete accanto una sua frase sessista. Con lui si può. Postate una foto di una illustrazione dove c’è Gesù che ribalta i tavoli dei cambiavalute nel Tempio, e la usate come immagine per giustificare le violenze. Non vi accorgete che citate la Bibbia a sproposito e solo quando vi fa comodo, ma non siete disposti a contestare il Corano.

Postate foto di giocatori disposti a pagare le multe in Bundesliga per chi protesta contro il razzismo. Vi immolate difensori della libertà di parola censurando chi non la pensa come voi. Volete gli aperitivi liberi ma una manifestazione di centro destra è un’assembramento di untori. Volete il socialismo ma difendete la vostra proprietà privata. Vi indignate per chi fa le multe anti elemosina per combatterne il racket e poi siete i primi a schifare chi ve la chiede.
Predicate la pace ma avete bisogno di un nemico da combattere con ogni mezzo. Volete il fair play ma vorreste spezzare la tibia al vostro rivale. Sbandierate il libero amore ma siete possessivi che neanche ve ne accorgete. Fate le femministe, ma non vi ho mai visto protestare contro il burqa. Fate gli antiproibizionisti finché non tocca a voi proibire. Siete contro la nuova schiavitù d’America ma avvallate una sanatoria che ne crea a bizzeffe sotto ai vostri balconi da cui cantate “Bella Ciao”. Leggete giornali progressisti e non vi accorgete che in quegli stessi giornali ci sono articoli che vi possono tranquillamente far crollare il castello ideologico.
Siete talmente politicamente corretti, che siete un filino ridicoli.

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