
Lo ammetto, stasera l’aggiornamento l’ho tirato per le lunghe perché, finita la rassegna e ripreso il tran tran da smart worker, non mi sono appuntato, né ho trovato qualcosa di interessante su cui dover tornare questa sera. Fino a quando, scartabellando sul web, ho trovato che i Rolling Stones, dopo aver di fatto incantato il mondo, col loro cazzeggio casalingo sulle note di You Can’t Always Get What you Want, hanno licenziato un nuovo singolo Living in a Ghost Town. E d’accordo, non è la nuova Satisfaction, ma come non rimanere stupiti, soprattutto dopo che Bob Dylan è ha buttato fuori due canzoni inedite nell’arco di poche settimane?
Ma soprattutto, come non rimanere sconfortati dalle colate di retorica dei nostri cantori tricolori che si apprestano, uno più retorico dell’altro a festeggiare il 25 aprile? E passi per i Modena City Ramblers, diamine ci stan facendo il fondo pensione a cantare Bella Ciao, ma vedere Vasco Rossi, che raramente si è esposto in baracconate simili, partecipare a #iorestolibero, pur se per scopo benefico (lui che diceva che la beneficienza si deve fare in silenzio e col proprio portafogli…) porta a pensare che, uffa sì, un bel tacer non fu mai scritto. Anche perché l’intento è quello della gigantesca piazza virtuale, di una piazza che sì, va bene, ricorda, ma occorrerebbe che questa piazza virtuale proprio perché si festeggia la Liberazione, dicesse anche la sua circa le restrizioni di libertà imposte da un governo che sta violando tutto ciò che può violare di quella Costituzione, nata proprio da quella Liberazione.
Apprezzerei pertanto, più qualche singolo disinteressato, la voce usata giusto per cantare, come Dylan o come Jagger appunto, i comizi lasciateli all’Anpi, se voglio le canzoni “combat” o altro mi guardo le canzoni dalla soffitta di Cisco Bellotti, ma vi prego risparmiateci la retorica, o almeno, se dovete dire qualcosa contro, fatelo sul serio.

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