I nazisti dell’Illinois alla prima crociata

Credo sia arrivato il momento di fare un po’ di chiarezza. O per lo meno provarci. Omettendo chi sono e perché, per cosa hanno manifestato la scorsa domenica le sentinelle in piedi? Per il seguente disegno di legge che istituirebbe il reato di omofobia. Riporto per comodità dei pigri la parte secondo me più rilevante di quella che più correttamente, anziché legge sull’omofobia, andrebbe intitolata come riforma della legge 654/1975 “Ratifica ed esecuzione della convenzione internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale aperta alla firma a New York il 7 marzo 1966”. Il testo modificato all’articolo 3, se approvato, sarebbe il seguente:

Comma 1. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, anche ai fini dell’attuazione della disposizione dell’articolo 4 della convenzione, è punito:
a) con la reclusione fino ad un anno e sei mesi chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali religiosi o motivati dall’identità sessuale della vittima
b) con la reclusione da sei mesi a quattro anni chi, in qualsiasi modo, istiga a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali, religiosi o motivati dall’identità sessuale della vittima.


Comma 3. È vietata ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali, religiosi o motivati dall’identità sessuale della vittima. Chi partecipa a tali organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi, o presta assistenza alla loro attività, è punito, per il solo fatto della partecipazione o dell’assistenza, con la reclusione da sei mesi a quattro anni. Coloro che promuovono o dirigono tali organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi sono puniti, per ciò solo, con la reclusione da uno a sei anni.


Secondo i detrattori del disegno di legge, si tratterebbe di un’iniziativa liberticida in quanto istituirebbe un reato d’opinione. Ai sostenitori invece questa legge pare addirittura leggera (a leggere ciò che ne dice il suo relatore). 
A mio modesto parere il problema sulla libertà di espressione esiste e l’approvazione di questa legge costituirebbe un problema. Non tanto perché non si potrebbero esprimere opinioni (chiedere al presidente della Federcalcio per avere conferma), ma perché il giudizio spetterebbe a un soggetto terzo, il giudice, che di volta in volta dovrebbe chiarire cosa è dichiarazione discriminante e cosa no, quando si parla di unioni tra persone dello stesso sesso e adozioni per le stesse. In altre parole, trattasi di un possibile pasticcio all’italiana.
Prova ne sia il fatto che il nazista dell’Illinois fermato domenica a Bergamo è stato in odore di indagine per apologia di fascismo, reato diverso da quello descritto sopra, ma la leggerezza con cui è stato segnalato e con la quale sarebbe potuto essere indagato, processato e condannato è sotto gli occhi di tutti. Penserete che stia esagerando ma vi ricordo che nell’Italia di Schettino tutto è possibile. Il ragazzo che contro- manifestava ironicamente, molto meno ironicamente è stato accusato di fascismo, lo stesso fascismo che hanno scomodato persone con ancora meno senso dell’umorismo, in piazze come Bologna, giustificato solo in parte dal fatto che al sit- in hanno partecipato esponenti di Forza Nuova.

Citando il Nanni Moretti di “Palombella Rossa” le parole sono importanti. Lo sono ancora di più se si è consapevoli di quello che si sta facendo. Perché pur ritenendo legittima la manifestazione delle Sentinelle in piedi (banalmente etichettata come manifestazione contro i diritti dei gay) dubito che molti dei quali siano andati a leggersi un libro in piazza si siano degnati di conoscere per filo e per segno ciò per cui manifestavano. Allo stesso modo, i sostenitori della causa LGBT devono stare attenti alla leggerezza con cui bollano la questione come retrograda, bigotta e omofobica. La stessa legge che darebbe loro la tutela contro la discriminazione potrebbe, anzi può già essere usata contro di loro. Perché molte persone che erano a manifestare, anzi la maggior parte erano persone motivate da un’appartenenza religiosa e il testo attuale della legge prevede già il carcere per la discriminazione religiosa nella stessa forma in cui verrebbe disciplinata la discriminazione per l’appartenenza di genere. Ora, stando a quanto si è visto, sentito o semplicemente letto anche solo in rete, ce ne sarebbe abbastanza per aprire un fascicolo anche più serio rispetto a quello del nazista dell’Illinois. Come verrebbe giudicato il magistrato che si avventurerebbe in tale inchiesta? Come verrebbe presentato il fatto all’opinione pubblica? 


Saremmo al paradosso, e di paradossi probabili dovuti alla smania di essere politicamente corretti e di disciplinare e catalogare ogni fattispecie di umanità esistente e relativo diritto violato ne ho già parlato in altra sede. Tuttavia è bene rimarcare che non servono leggi ad hoc, che si prestano ad una interpretazione elastica o restrittiva, bensì giudici preparati e prove certe per determinare dove avviene la violazione della legge (in questo caso la discriminazione) e dove no. Tutto il resto sono chiacchiere generalizzate che possono diventare pericolose, e che portano ad improbabili crociate e relative jihad. Altro che nazisti dell’Illinois.


Stefano Bonacorsi

  

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