Tornano le interviste perdute, rubrica dedicata alle interviste da me raccolte e non pubblicate su nessuna testata eccetto questo blog. Ho riesumato il tag da un mio vecchio blog in cui riponevo per l’appunto materiale giornalistico non pubblicato all’epoca della mia collaborazione con la Gazzetta di Modena. Oggi si ripresenta nella veste di questo blog, in quanto la mia collaborazione con Modena Qui è sospesa, in attesa di sviluppi. Le notizie, specie se urgenti, non possono però attendere, ecco perché ospito su queste pagine Davide Venturelli.
Davide Venturelli è consigliere di minoranza nel consiglio comunale di Pavullo nel Frignano. Da ex partecipante al laboratorio teatrale dell’Istituto Cavazzi- Sorbelli e da conoscitore della realtà giovanile di Pavullo, ha mostrato sensibilità alla possibile chiusura di un progetto che, per 18 anni ha significato tanto non solo per il complesso scolastico pavullese e per il comune, ma per l’intero territorio del Frignano. Una sensibilità che però in consiglio comunale è rimasta isolata, nonostante ci siano state altre persone, che oggi siedono in quel consesso, che in passato hanno partecipato o hanno usufruito indirettamente del laboratorio. Cerchiamo di capire di che cosa si parlerà nella seduta del consiglio comunale del 30 settembre prossimo
Per cominciare, come ti è giunta la notizia che il laboratorio “salta”..
Quando è stato mandato in scena lo spettacolo a Maggio 2014 la professoressa Paola Nicolai, da sempre promotrice e responsabile del progetto, e tutti i ragazzi e ragazze partecipanti hanno lanciato un accorato appello perché il teatro potesse continuare a esistere, poiché il preside aveva fatto sapere che i fondi erano terminati.
Ho chiesto un appuntamento a Paola Nicolai quest’estate, per chiedere se effettivamente il teatro sarebbe stato soppresso nell‘A.S. 2014/15, e mi ha confermato che, essendo stati ulteriormente tagliati i fondi, c’era la quasi certezza che il laboratorio non venisse riconfermato. In data 26/08 ho avuto un incontro con il preside, che mi ha confermato quanto detto dalla Nicolai. Tuttavia il preside mi ha autorizzato a sottoscrivere la mozione che ho poi consegnato, allegando una copia del progetto di teatro svolto l’anno precedente. Non ti nascondo che durante le commissioni consiliari ci sono stati dei colleghi che hanno manifestato aperto dissenso, anche in modo piuttosto acceso.
E perché si sono arrabbiati? A che titolo?
Mi è stato contestato di non aver portato rispetto alle istituzioni…
In teoria si è lì per fare il bene comune, non per altre ragioni…
E’ quello che ho detto loro: badate alla sostanza! Qui si tratta di mantenere in vita un’eccellenza di Pavullo! Non me ne importa di fare a gara a chi è più bravo, in consiglio ci si va per provare a fare qualcosa di buono per il proprio paese!
Ma ci sono speranze?
Nonostante tutto spero che i miei colleghi si ravvedano. E se il consiglio comunale respinge la mozione… Tenterò altre strade! Ho già visto ‘morire’ il Laboratorio teatrale in lingua inglese; spero che non succeda la stessa cosa per l’unico Laboratorio teatrale rimasto.
Il teatro, inteso come Mac Mazzieri, potrebbe ospitare una scuola magari sul modello già esistente di Musicfactory? Si tratterebbe di associazionismo e non sarebbe più un laboratorio di dopo scuola, però potrebbe essere una soluzione percorribile…
L’idea della scuola stile Musicfactory è veramente carina, però ci si dovrebbe interfacciare direttamente con il gestore ERT del cinema, perché il comune gli ha delegato tutti i poteri sulla struttura. Tra l’altro il Preside delle superiori ha comunicato che il Comune non coprirà più le spese per la fruibilità del teatro a favore delle scuole…
Stefano Bonacorsi