Mi perdoneranno gli interisti, ma prima di ieri sera, pensavo che solo l’Inter pre calciopoli fosse in grado di gettare via scudetti vinti. L’Olimpia Milano è un Titanic, apparentemente inaffondabile, che sta naufragando perché speronata da una corazzata, che negli ultimi tempi si è trasformata in chiatta. Eppure Ress e compagni giocano come se non ci fosse un domani. Ed è vero, perché Siena, con ogni probabilità, l’anno prossimo non ci sarà sui parquet della Serie A. Quindi? Allenatore in primis, giocatori, qualche reduce degli ultimi 7 anni e un pugno nuovi elementi certamente più motivati delle scarpette rosse, hanno giocato i playoff della vita. Sono già due anni che la Mens Sana Basket non domina la stagione regolare, eppure riesce a imporsi sulle rivali. Qualche giorno fa ho scritto che dopo sette scudetti consecutivi sarebbe anche ora di dire basta, ma la storia recente di questa squadra, che sta per fare la triste fine già accaduta a Virtus e Fortitudo Bologna, e alla Scavolini Pesaro, mostra la vittoria del basket come sport e non come circolo vizioso di milioni di euro e una classe dirigente che bada ai propri interessi anziché allo sport in se (e i risultati tra club e nazionale purtroppo si vedono…). Ora, a un giorno da gara 6, auguro a Siena di chiudere la sua epopea nel migliore dei modi, anche se mi ha fatto rabbia non vedere mai, uno schiacciasassi così impressionante in Italia, trionfare in europa. E anche se il finale di questa storia è già scritto ed è già amaro anzi amarissimo, lasciamo almeno il canto del cigno, un bel ricordo soprattutto ai tifosi. Nella speranza che nel frattempo qualcosa cambi anche se sarà difficile.
Stefano Bonacorsi