La lotta armata al bar

lungi da me difendere il cavalier russante, ma c’è un dato che emerge da questo vespaio: Berlusconi ha detto, ancora una volta, quello che pensano molti italiani, e cioè che il fascismo, l’unico errore, furono le leggi razziali (e la guerra ecc..). inutile girarci intorno, persino mio nonno, uno che ha sempre visto il sole là dove c’erano falce e martello, me lo ha detto in alcuni suoi ricordi. preciso, non mi ha detto rose e fiori, però ai suoi tempi (è del 1921) dicevano che prima di Mussolini era peggio. non lo so, io quei tempi non vorrei vederli neanche nel mio peggiore incubo. quello che so, è che alla luce della regime fiscale di Monti, quello mediatico di Berlusconi e quello burocratico di Bersani, le nostalgie serpeggiano. discorsi del genere li senti in un qualunque spogliatoio di palestra o piscina. c’è voglia di pulizia, voglia di uomini forti. ma se gli uomini forti devono essere come questi qui preferisco le mezze cartucce che abbiamo oggi. quello che ha detto Berlusconi ieri deve fare riflettere, non tanto sull’uomo, che sappiamo com’è, ma sul pensiero corrente: in Italia c’è crisi di leadership, c’è insicurezza e paura. una ricorrenza importante viene banalizzata, così come banalizzato è tutto il contesto civile e sociale. all’Italia servono uomini responsabili e umili, gente che si metta al servizio del paese, per il paese. una nostalgia del passato non serve, e nemmeno il buonismo all’italiana che vede i regimi del passato come regimi da operetta. per chi avesse memoria più che corta, ricordo che il fascismo non prevedeva, tra le altre, due libertà fondamentali come la libertà di manifestazione del pensiero e di associazione. che poi la prima sia ancora oggi condizionata da strani equilibri politico-editoriali, è un’altra vicenda, dato che parliamo comunque di una repubblica democratica. un regime non lo si può sminuire riducendolo alla vergogna delle leggi razziali. come se gli oppositori politici eliminati, uccisi o incarcerati fossero nulla! Mussolini ha fatto infrastrutture? ha bonificato terre? beh, un regime il consenso deve pur guadagnarselo e di fatto ce lo aveva. ma se il consenso deve passare per la rinuncia a diritti fondamentali beh, quello no. posso rinunciare a un po’ di benessere, al prestigio internazionale, ma vorrò sempre essere sicuro che potrò avere la libertà di provarci. e invece siamo a questo, a gente che preferirebbe un duce qualsiasi, pur di avere chi faccia piazza pulita di politici e dei loro pupazzi, e riduca le tasse. io dico solo una cosa: se siete disposti a questo, pur di pagare meno tasse, io vi chiedo se non vi costi qualcosina in meno rinunciare a qualche vizio, per pensare con un po’ più di criterio a chi votare alle prossime elezioni. troppo facile affidarsi all’uomo forte e sfuggire alle proprie responsabilità (e poi pentirsene), così come è troppo facile non vedere le corresponsabilità nel disastro attuale. io vi dico, esistono persone in grado di guidare questo paese in maniera più sapiente di quanto sia stato fatto finora. basta solo impegnarsi nella ricerca.
la leggerezza con cui Berlusconi liquida il regime fascista, è la stessa di chi lo condanna per le sue affermazioni, dato che si tratta di condanne di circostanza. è con questa leggerezza che siamo finiti allo sbando. Mario Monti che critica il cavaliere, non è meno pericoloso di lui, dato che un richiamo a Berlusconi è come il gratta e vinci: piace vincere facile. la verità è che c’è troppa leggerezza in generale, che va di pari passo con la rassegnazione. affermazioni come quelle del cavaliere non sono gravi in quanto tali o perché dette nel giorno della memoria; ma sono gravi per il peso che hanno nella vita corrente. e un paese che vorrebbe essere maturo, non si può permettere tali affermazioni neanche al bar.
e invece siamo alla politica da bar. più che le politiche nazionali, sembrano le ultime elezioni nel mio comune: un candidato tricefalo (Berlusconi-Bersani&Monti sono andati a braccetto in questi ultimi mesi, ve lo siete scordato?), e una base elettorale più rassegnata che non incredula. ci credo che vogliano l’uomo forte. ma non è la soluzione. anche se certe dichiarazioni, fatte da chi vorrebbe ancora una volta rappresentare gli italiani (e che rappresenta ancora la maggior parte di loro), lasciano presagire che è quello che si vorrebbe.

Jack Tempesta

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